A fronte di un rafforzamento del dollaro e delle preoccupazioni riguardanti l’economia cinese, i prezzi del petrolio sono diminuiti. Nonostante ciò il Brent è rimasto sopra i 90 dollari al barile.
Gli analisti di ANZ durante una loro intervista, hanno dichiarato che le preoccupazioni sulle sorti dell’economia cinese hanno impattato di non poco sulle materie prime. Dopo che Arabia Saudita e Russia hanno annunciato i tagli all’offerta di 1,3 milioni di barili al giorno fino alla fine dell’anno, i prezzi del petrolio hanno guadagnato in queste settimane. L’impatto di questa decisione si vedrà verso novembre e dicembre quando le raffinerie termineranno la manutenzione e aumenteranno la produzione, dichiara Mukesh Sahdev, responsabile del downstream e del trading petrolifero di Rystad Energy. In aggiunta afferma che, la riduzione di domanda tra settembre e ottobre e il rimbalzo che ci sarà a novembre-dicembre compenserà parzialmente gli effetti del taglio prezzi.
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